Boswellia, l'incenso che aiuta le articolazioni
Una pianta profumata conosciuta da millenni
di Adriano Zampol D'Ortia
30-06-2024
Il dolore infiammatorio articolare è un disturbo molto diffuso, spesso associato a malattie come artrite reumatoide e/o osteoartrite. In questi casi il dolore è un segnale di risposta ad un danno tessutale provocato dall’infiammazione ed è in genere gestito con farmaci antidolorifici, antinfiammatori e/o cortisone. Questi farmaci tuttavia, pur nella loro importanza ed efficacia terapeutica ,possono comportare effetti collaterali significativi, soprattutto nel tempo, a carico di stomaco, fegato, reni e pressione sanguigna. In questi casi ci viene in aiuto la natura con la Fitoterapia, ovvero con l’utilizzo razionale, scientifico e controllato delle piante, come prodotti per uso locale esterno, pomate e geli o per uso sistemico, gocce e capsule.
L'incenso
Vogliamo qui ricordare la Boswellia serrata, pianta tradizionalmente utilizzata per il trattamento di varie condizioni infiammatorie, acute e croniche. La pianta è un piccolo alberello che cresce spontaneamente in Africa settentrionale, Medio Oriente e India. La droga, ovvero la parte che si usa in terapia, si ricava dalla corteccia grattugiata e polverizzata o meglio
ancora dalla resina aromatica che viene raccolta dopo aver inciso la pianta in piccole gocce che si seccano all’aria in cesti di bambù. Questi piccoli frammenti che all'apparenza sembrano dei sassolini traslucidi vengono anche chiamati incenso (Frankincense) e nella tradizione si è sempre usato nelle cerimonie liturgiche di molte religioni. Nella tradizione indiana ayurvedica, ad esempio, la boswellia è sempre stata usata, in un incrocio di aromaterapia e fitoterapia moderna, per via interna e per inalazione dei vapori della gommooleoresina bruciata.
Estratti benefici
E’ stato dimostrato che gli estratti della boswellia diminuiscono il dolore, la rigidità articolare e migliorano la funzionalità delle articolazioni. Sembra che questi effetti siano imputabili ad una classe di sostanze chiamate acidi boswellici, che costituiscono anche il riferimento nella titolazione degli estratti. L’utilizzo della Boswellia risulta sicuro nell’adulto a dosi sino ad 1000 mg al dì per un massimo di sei mesi. In genere si utilizzano 250 mg di principio attivo 3-4 volte al dì. I principali effetti collaterali sinora segnalati sono: mal di stomaco, nausea, diarrea, mal di testa, prurito. E’ ben tollerata, ma comunque si consiglia di assumerla a stomaco pieno. Non sono state segnalate particolari interazioni od interferenze con altri farmaci.
Non solo Boswellia
Ricordiamo che pur essendo un integratore completamente naturale, di notevole diffusione, presente in molte preparazioni anche veterinarie, il suo uso va considerato e condiviso nell’ambito di una terapia medica, con il proprio medico di base o specialista, senza trascurare che in molte delle forme reumatiche croniche il movimento e l’attività fisica e corretti stili di vita rimango sempre il cardine di qualsiasi intervento per il controllo dell’infiammazione e del dolore.
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Venite a trovarci nelle nostre farmacie, per individuare assieme la soluzione migliore per il vostro dolore: estratti di Boswellia ed altre piante ad azione antidolorifica possono rappresentare un aiuto sicuro ed incisivo.
Bibliografia:
1E.Riva L’Universo delle Piante medicinali
2Giada Crescioli e Nicolò Lombardi Un consiglio frequente Punto Effe 05/2024
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