Il fabbisogno di vitamina D
Il fabbisogno di vitamina D
di Domingo Arrigoni
26-10-2022
La funzione principale della vitamina D (detta anche antirachitica) è quella di favorire il riassorbimento a livello renale del calcio, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell'osso; svolge anche numerose funzioni extra-scheletriche, influenzando vari processi fisiologici. La fonte principale di vitamina D (80-90%) è l'esposizione alla radiazione solare UVB; la dieta fornisce circa il 10-20% del fabbisogno.
Quali fattori aumentano il rischio di carenza?
Abitudini e genetica possono aumentare il rischio di carenza di vitamina D:
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vivere in luoghi dove la luce del sole è carente,
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la gravidanza e l’allattamento
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l’obesità,
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l’età avanzata,
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la pelle scura,
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passare molto tempo al chiuso,
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utilizzare un abbigliamento molto coprente.
La vitamina D nei bambini e neonati
La grave carenza di vitamina D è per fortuna rara, nei neonati e nei bambini può causare rachitismo, malattia caratterizzata da gravi deformazioni ossee. Dal momento che, secondo una ricerca, il 96% dei bambini affetti da rachitismo è stato allattato al seno, l'American Academy of Pediatrics nel 2008 ha raccomandato che ai bambini allattati esclusivamente o parzialmente al seno venga data un'integrazione di 400 U.I. di vitamina D al giorno fin dai primi giorni di vita. L'eccessiva prudenza dei medici nel raccomandare di non esporsi al sole, a causa della cancerogenicità dei raggi UV, li induce a consigliare l'integrazione farmacologica anziché la vita all'aria aperta.
Ma qual è il fabbisogno giornaliero?
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia in funzione del sesso e dell’età ed è maggiore nei bambini nel primo anno di vita, nelle donne in gravidanza, durante l’allattamento e negli anziani. Secondo l’Istituto di Medicina degli Stati Uniti, le dosi raccomandate sono le seguenti:
- Neonati (0-12 mesi): 400 UI (10 mcg)
- Bambini (1-18 anni): 600 UI (15 mcg)
- Adulti (19-70 anni): 600 UI (15 mcg)
- Donne in gravidanza e allattamento: 600 UI (15 mcg)
- Anziani (>70 anni): 800 UI (20 mcg)
Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che una dose giornaliera più alta di 1.000-4.000 UI (25-100 mcg) sia necessaria per mantenere livelli ottimali di vitamina D nel sangue. Alcune persone possono avere un maggiore fabbisogno di vitamina D a causa di condizioni mediche, stili di vita o fattori genetici che ne riducono l’assorbimento o la produzione. Prima di assumere integratori di vitamina D, è consigliabile consultare il medico e misurare i livelli di vitamina D nel sangue. Ricordiamo che AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco, ha recentemente abbassato i livelli di carenza da 20 a 12 ng/ml, in quanto studi recenti hanno dimostrato come i livelli a rischio patologia siano più bassi di quelli precedentemente rilevati.
Bibliografia:
1Efficacia e sicurezza della vitamina D in relazione alla salute delle ossa Anna Cranney, Tania Horsley ,Siobhane O'Donnel e altri
2AIFA Vitamina D nota 96
3Mayoclinic Vitamin D
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