Il fabbisogno di vitamina D

Il fabbisogno di vitamina D

La funzione principale della vitamina D (detta anche antirachitica) è quella di favorire il riassorbimento a livello renale del calcio, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell'osso; svolge anche numerose funzioni extra-scheletriche, influenzando vari  processi fisiologici. La fonte principale di vitamina D (80-90%) è l'esposizione alla radiazione solare UVB; la dieta fornisce circa il 10-20% del fabbisogno.

Quali fattori aumentano il rischio di carenza?

Abitudini e genetica possono aumentare il rischio di carenza di vitamina D:

  • vivere in luoghi dove la luce del sole è carente,

  • la gravidanza e l’allattamento

  • l’obesità,

  • l’età avanzata,

  • la pelle scura,

  • passare molto tempo al chiuso,

  • utilizzare un abbigliamento molto coprente.

La vitamina D nei bambini e neonati

La grave carenza di vitamina D è per fortuna rara, nei neonati e nei bambini può causare rachitismo, malattia caratterizzata da gravi deformazioni ossee. Dal momento che, secondo una ricerca, il 96% dei bambini affetti da rachitismo è stato allattato al seno, l'American Academy of Pediatrics nel 2008 ha raccomandato che ai bambini allattati esclusivamente o parzialmente al seno venga data un'integrazione di 400 U.I. di vitamina D al giorno fin dai primi giorni di vita. L'eccessiva prudenza dei medici nel raccomandare di non esporsi al sole, a causa della cancerogenicità dei raggi UV, li induce a consigliare l'integrazione farmacologica anziché la vita all'aria aperta.

Ma qual è il fabbisogno giornaliero?

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia in funzione del sesso e dell’età ed è maggiore nei bambini nel primo anno di vita, nelle donne in gravidanza, durante l’allattamento e negli anziani. Secondo l’Istituto di Medicina degli Stati Uniti, le dosi raccomandate sono le seguenti:

  • Neonati (0-12 mesi): 400 UI (10 mcg)
  • Bambini (1-18 anni): 600 UI (15 mcg)
  • Adulti (19-70 anni): 600 UI (15 mcg)
  • Donne in gravidanza e allattamento: 600 UI (15 mcg)
  • Anziani (>70 anni): 800 UI (20 mcg)

Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che una dose giornaliera più alta di 1.000-4.000 UI (25-100 mcg) sia necessaria per mantenere livelli ottimali di vitamina D nel sangue. Alcune persone possono avere un maggiore fabbisogno di vitamina D a causa di condizioni mediche, stili di vita o fattori genetici che ne riducono l’assorbimento o la produzione. Prima di assumere integratori di vitamina D, è consigliabile consultare il medico e misurare i livelli di vitamina D nel sangue. Ricordiamo che AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco, ha recentemente abbassato i livelli di carenza da 20 a 12 ng/ml, in quanto studi recenti hanno dimostrato come i livelli a rischio patologia siano più bassi di quelli precedentemente rilevati.

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