Tachipirina o Nurofen per la febbre dei bambini?
Quando e come usarli con pochi effetti collaterali
di Adriano Zampol D'Ortia
20-09-2023
La febbre nei bambini piccoli è sempre un sintomo che provoca angoscia ed apprensione nei genitori. Al di là delle cause che la provocano, il consiglio generale è segnalarla al proprio pediatra solo se sono passate almeno 48 ore dall'esordio. I principali farmaci utilizzati in terapia pediatrica sono essenzialmente paracetamolo (Tachipirina) e ibuprofene (Nurofen).
Paracetamolo, l'antifebbrile più sicuro
Il paracetamolo è un ottimo farmaco sicuro e molto efficace ad attività soprattutto antifebbrile ed antidolorifica, ma non antinfiammatoria. L'uso prolungato comunque può provocare danni renali ed a dosi elevate anche danni epatici. È da tenere comunque sempre presente e da segnalare la presenza di altre terapie concomitanti, soprattutto per prevenire eventuali interazioni o sovradosaggi - che tuttavia nei bambini si segnalano raramente. La via rettale (supposte) è sempre da valutare in presenza di vomito o altri disturbi che impediscano la somministrazione per bocca. In ogni caso, la via orale (gocce, sciroppo, bustine) è preferibile per quanto riguarda precisione ed efficacia. Dosaggi superiori ai 90 mg/kg al giorno di paracetamolo potrebbero incrementare il rischio di tossicità. Si consiglia sempre di usarlo come primo step per il controllo della febbre, in quanto nella grande maggioranza dei casi è efficace e sufficiente per abbassarla di quel tanto che serve per far dormire il bambino, o dargli la possibilità di riposare, giocare, interagire con serenità.
Ibuprofene, il miglior antiinfiammatorio
L' Ibuprofene è un ottimo farmaco antinfiammatorio non steroideo, antidolorifico ed antifebbrile. Può causare disturbi gastrici, vomito, sanguinamenti gastrici e problemi renali ed epatici. Non è raccomandato in bambini con la varicella o disidratati, dal momento in cui i reni potrebbero soffrire dei suoi effetti collaterali. Importante è pertanto che il bambino si idrati molto e che l'ibuprofene venga assunto a stomaco pieno nel dosaggio e nei tempi appropriati. Anche questo farmaco deve essere assunto tenendo presenti eventuali terapie concomitanti e patologie o disturbi allergici ed asma. L'uso alternato con il paracetamolo (Tachipirina) va guidato sempre dalle strette indicazioni del pediatra. Si consiglia comunque di non usarlo mai in prima battuta per il controllo della febbre, in quanto il suo profilo di sicurezza è peggiore a quello del paracetamolo. In casi di scarsa efficacia di Tachipirina, tuttavia, un tentativo con Nurofen (ed equivalenti) ha senso di essere provato.
Alcune raccomandazioni importanti
Dunque, in caso di utilizzo di paracetamolo o ibuprofene, al fine di ridurre il rischio di intossicazione, sono da seguire alcuni semplici ma fondamentali consigli:
- valutare sempre il tipo di formulazione da impiegare, frequenza oraria e durata in giorni della terapia
- calcolare sempre la quantità di farmaco in base al peso del bambino
- rispettare sempre la dose massima da assumere nelle 24 ore
- utilizzare per ogni farmaco il proprio dosatore rispettando il rapporto peso/volume
- non impiegare mai se non prescritto formulazioni per adulti dimezzate o ridotte nel bambino
- valutare sempre la differenza tra dosaggio in gocce e sciroppo pediatrico
- non è vero che "più è meglio", cioè che dosi maggiori di farmaco siano associate a una maggior efficacia
- mai utilizzare contemporaneamente Tachipirina e Nurofen senza le indicazioni del proprio pediatra
- valutare sempre l'utilizzo delle supposte quando per via orale è difficoltoso
- evitare sempre l'autosomministrazione da parte dei piccoli pazienti, perché la supervisione di un adulto è fondamentale per la sicurezza e l' efficacia della terapia
- i rischi di sovradosaggio e i segni e sintomi di intossicazione vanno sempre riportati al pediatra o segnalati al prontosoccorso
- le informazioni riguardanti tali farmaci vanno sempre condivise dai genitori con familiari, nonni, educatori e tutte le persone che si prendono cura dei piccoli pazienti.
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