Pelargonium sidoides e coronavirus: un uso possibile?
Un farmaco da banco può essere utile contro il Covid

di Adriano Zampol D'Ortia
26-10-2022
Pelargonium sidoides (kaloba) e coronavirus: un uso possibile?

La recente Pandemia da coronavirus Covid-19 ha stimolato ed accelerato la ricerca di possibili rimedi in tutte le direzioni, senza trascurare neppure le sostanze di origine vegetale. Diversi sono stati gli studi intrapresi in molti paesi, specialmente con piante africane e della tradizione cinese. I risultati sono ancora in fase di elaborazione per la complessità della materia e per la mole di conoscenze ancora limitata sul Sars-Cov2.
Una pianta tradizionale con molte proprietà
Una pianta già nota per le sue proprietà, utilizzata anche come farmaco di libera vendita in Italia ed altri Paesi Europei, al fine di alleviare i sintomi tipici delle malattie stagionali da raffreddamento è il Pelargonium sidoides o geranio africano.
La pianta ha un odore pungente, molto simile a quello del geranio sui nostri balconi. I guaritori delle popolazioni zulù hanno dato al decotto della radice di Pelargonium un diverso nome: "Umckaloabo”, parola che racchiude in sé un mix di due termini che significano “cura dei polmoni” e "malattia al torace". Da qui è derivato il nome Kaloba, disponibile sia in sciroppo per bambini che in compresse per gli adulti. Kaloba presenta diverse proprietà :
• attività antivirale ed antibatterica
• azione fluidificante mucolitica legata all'azione secretomotoria, che consiste nel facilitare
i movimenti delle ciglia delle cellule dell’epitelio dei bronchi (cellule che hanno lo scopo
fisiologico di garantire una continua pulizia delle vie aeree), promuovendo l’espulsione di
muco.
• efficacia documentata in tonsilliti, rino-sinusiti e faringiti.
Limitati effetti collaterali, per un impiego in pieno sviluppo
La sua composizione fitoterapica non presenta alcun effetto collaterale e studi clinici condotti su adulti e bambini ne dimostrano l’ampia tollerabilità. Sembrerebbe dunque che Kaloba possa essere in grado di attivare sia le cellule immunitarie che i meccanismi di difesa antagonisti delle infezioni. Nel caso di infezione da Covid19 un’idea terapeutica potrebbe indicare il suo uso nei primissimi sintomi. Ricordiamo che tra le controindicazioni c’è la gravidanza e l’uso nei pazienti in trattamento anticoagulante o che soffrano di sanguinamenti frequenti.
Bibliografia:
1“Nuovo collegamento UTIFAR” 3/2022
2Careddu D, Pettenazzo A. Pelargonium sidoides extract EPs 7630: a review of its clinical efficacy and safety for treating acute respiratory tract infections in children. Int J Gen Med. 2018 Mar 8;11:91-98
3Lizogub VG, Riley DS, Heger M. Efficacy of a pelargonium sidoides preparation in patients with the common cold: a randomized, double blind, placebo-controlled clinical trial.
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