La piantaggine, pianta dall'uso tradizionale ancora molto utile
Antitussiva, espettorante ed antiinfiammatoria: la plantago major
di Domingo Arrigoni
29-01-2023
Mio nonno Carlo Pagani, che esercitò come medico per oltre 60 anni a Belluno, era un appassionato apicultore. Lavorava spesso solo con una retina che gli proteggeva il volto e quando veniva punto chiamava mia mamma “Svelta portatemi il piantal”.
La piantaggine nella storia
La piantaggine è sempre stata presente nell'uso popolare. I medici della scuola Salernitana (IX-XIII secolo) ne utilizzavano le proprietà astringenti. Alberto Magno (1200 - 1280) sosteneva che “Guarisce molto bene le ulcere e per esse non c'è niente di meglio”. Gli antichi romani la ritenevano un insostituibile rimedio contro il veleno di serpenti e scorpioni. Studi etnofarmacologici recenti mostrano che è utilizzata in molte parti del mondo: nel trattamento delle malattie della pelle, delle malattie infettive, dei problemi riguardanti gli organi digestivi, respiratori, riproduttivi, circolatori, contro i tumori, per alleviare il dolore e ridurre la febbre(ad es. in India e in Iran viene utilizzata contro le punture di api, vespe e ortiche come faceva mio nonno).
Una pianta molto diffusa
La Plantago major è una pianta perenne comunissima, cresce intorno alle case, nei luoghi incolti, lungo le strade. Può raggiungere un'altezza di 5-30cm. Le foglie crescono in rosette e sono da ovate ad ellittiche con 5-9 venature parallele, con margine intero o irregolarmente ondulato. L'inflorescenza è riunita in una spiga cilindrica. La piantaggine viene impollinata dal vento e produce grandi quantità di semi, fino a 20.000 per pianta. È diffusa in tutto il mondo anche perché è fortemente infestante.
Ha tante proprietà che la rendono utile
La droga è costituita principalmente dalle foglie essiccate, ma si utilizzano anche la pianta fresca, i fiori, le foglie, semi, le radici, il pianta intera, il succo, l'estratto acquoso, quello alcolico.
Con le foglie in taglio tisana si preparano infusi con proprietà antinfiammatorie, antitussive, espettoranti, è utile nelle infiammazioni della cute e delle mucose, soprattutto quelle della bocca e della faringe. Ha una buona attività antibatterica, e antiossidante. Nella medicina popolare, il succo di piantaggine viene utilizzato come rimedio interno in caso di affezioni del tratto respiratorio,disturbi epatici biliari, urinari, cistiti, come diuretico e come antiulcera. Viene applicata direttamente oppure strofinata sulla pelle nel caso di ferite, foruncoli e come un ottimo cicatrizzante.
Bibliografia:
1ERNESTO RIVA - L'universo delle piante medicinali – Tassotti Editore pag. 245
2ANNA BERIT SAMUELSEN - Gli usi tradizionali, i costituenti chimici e le attività biologiche di Plantago major L. Una rassegna
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