Nuove Sostanze Psicoattive: nuovo rischio per la salute

Stupefacenti non ancora riconosciuti come tali

Le NPS (ex poppers) rappresentano la nuova frontiera del mercato illegale della droga. Parliamo di nuove sostanze chimiche pure od inserite in preparazioni, che non rientrano nella Convenzione nell U.N. sugli stupefacenti, pur avendo gli stessi rischi sanitari e sociali.

Tante forme diverse

Le NPS derivano dal riciclo di molecole già studiate dalla Farmacologia ufficiale, o da medicinali che però vengono utilizzati non a scopo terapeutico ed al di fuori della prescrizione medica (es. ketamina). Queste sostanze non sono utilizzate solo da tossicodipendenti, ma penetrano nella società apparentemente più tollerate, con conseguente ridotta percezione del rischio sia individuale che sociale. Sono un gruppo di sostanze quasi sempre sintetiche che si presentano come polvere, pasticche, miscele di erbe da fumare o vaporizzare, cristalli, liquidi anche da fumare con le sigarette elettroniche.

Diffusione in aumento

La loro diffusione è in continuo aumento con ripercussioni sia a livello sanitario che sociale. Parliamo di un mercato illegale  praticamente illimitato, con costi contenuti, alti guadagni, alta diffusione tra i giovani, soprattutto via internet e nel deepweb, con percezione di innocuità elevata. Venduti spesso con indicazioni tipo ”non destinato all’uso umano”, per ambienti, naturale e sicuro, evitano spesso controlli e classificazioni legislative.

Problema di tossicologia

Principi attivi poi relativamente poco costosi e disponibili via internet promuovono le produzioni e lo spaccio fai da te, con inimmaginabili conseguenze igienico/sanitarie, creando spesso prodotti non affidabili. Collegato a questo aspetto c’è poi la difficoltà di limitarne l’uso e la diffusione per la mancanza di standard analitici di riferimento per riconoscere queste nuove droghe. Spesso le NPS provocano intossicazioni difficili da riconoscere e spesso non esistono informazioni e notizie di tossicologia per queste sostanze, così nuove e numerose che si fa fatica a seguirle. Il loro abuso può portare ad errate diagnosi e ad errori terapeutici, con conseguenze anche letali.
Spesso le situazioni sono complicate e peggiorate dall’assunzione insieme ad alcool, vecchie droghe o farmaci per il sistema nervoso centrale. Non essendo state ancora classificate, appunto perché nuovissime e numerose, il sistema di monitoraggio, allerta e prevenzione  sanitario nazionale è insufficiente. Sarebbe importante invece, per una corretta prevenzione ed informazione, non tanto la repressione, bensì tenersi al corrente e condividere tutti gli aspetti noti e meno noti sull’utilizzo ed abuso di queste sostanze che purtroppo trovano sempre più proseliti tra i giovani e le fasce deboli ed emarginate delle nostre città. Sensibilizzare, informare, studiare, condividere per prevenire  è di fondamentale importanza per non ripetere gli errori del passato!

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