Olii essenziali: buoni e potenti
Dietro alla loro grande efficacia, attenzione alla pericolositÃ
di Adriano Zampol D'Ortia
21-10-2023
Gli oli essenziali trovano applicazioni in molti settori come il cosmetico, l’alimentare, il farmaceutico e nella produzione di disinfettanti. Sono molto apprezzati per le loro attività antimicrobiche, antivirali, antifungine, antiossidanti, antinfiammatorie ed ansiolitiche che determinano benefici e proprietà terapeutiche nei confronti di animali, piante e uomini. Tuttavia è bene considerare che l'impiego non consapevole di queste sostanze può, in alcuni casi, comportare rischi per la salute. Gli studi di tossicità in modelli animali possono essere di grande aiuto nella valutazione di tali rischi.
Cosa sono gli oli essenziali?
Gli oli essenziali, definiti secondo la Farmacopea Europea come “Prodotto odoroso, generalmente di composizione complessa, ottenuto da una materia prima vegetale, sono metaboliti secondari delle piante, volatili, limpidi (solo raramente colorati), liposolubili e solubili in solventi organici, in genere liquidi anche se alcuni sono solidi .Possono essere sintetizzati da tutti gli organi vegetali, come fiori (ad es. la rosa), foglie (ad es. la menta), semi (ad es. i finocchi), frutti (ad es. il limone), radici (ad es. lo zenzero), legno o corteccia (ad es. cedro e la cannella). I metodi di estrazione degli oli essenziali, riconosciuti dalla Farmacopea Europea, sono la distillazione a vapore, la distillazione a secco e la pressatura a freddo. La composizione chimica degli oli essenziali è molto comples¬sa ed altamente variabile anche all’interno della stessa specie.
Per cosa vengono usati?
Ad oggi gli oli vengono molto apprezzati per le loro attività antimicrobiche, antivirali, antifungine,antiossidanti, antinfiammatorie ed ansiolitiche che determinano benefici e proprietà terapeutiche nei confronti di animali (veterinaria), piante (agricoltura) e uomini (aromaterapia e medicina). Gli oli essenziali sono facilmente reperibili in farmacia, nei supermercati o online e vengono ampiamente utilizzati dalla popolazione, spesso senza che vengano prese le opportune precauzioni. Vengono normalmente somministrati a livello locale, inalatorio, nell’acqua del bagno e per bocca. Alcuni oli essenziali possono però essere pericolosi, soprattutto se assunti in particolari periodi della vita come durante la gravidanza e l’allattamento o somministrati nei bambini, perché si è più propensi all’utilizzo di piante e/o loro derivati in quanto erroneamente ritenute “Naturali e quindi più sicure” rispetto ai farmaci.
Pericolosi per molte parti del corpo
Vista la diffusione degli O.E. anche come semplici eccipienti in diversi preparati queste reazioni non sono poi così rare da vedersi in farrmacia a causa di un uso non responsabile e/o inconsapevole di prodotti che li contengono. Grazie alla loro natura lipofilica, gli oli essenziali sono in grado di attraversare le barriere biologiche facilmente ed essere assorbiti nel circolo sistemico tramite esposizione orale, inalatoria o anche cutanea. Questo permette loro di espletare gli effetti benefici, ma anche di esercitare effetti tossici e/o complicazioni. Gli oli essenziali possono manifestare i loro effetti avversi anche a livello neurologico. Quando sono inalati, essi raggiungono il cervello attraverso il bulbo olfattorio, possono attraversare la barriera aria-sangue ed entrare nel circolo sanguigno. Dal circolo sistemico possono poi raggiungere il sistema nervoso e attraversare la barriera emato-encefalica.
Quali sono le reazioni più comuni
Alcuni oli possono provocare tossicità ed indurre differenti tipi di effetti avversi a livello topico soprattutto irritazione, sensibilizzazione cutanea o fotosensibilizzazione.
- irritazione cutanea: risposta biologica della pelle che induce uno stato di infiammazione e in genere si manifesta immediatamente dopo che l’olio è applicato la prima volta. Questo effetto è molto simile ad una dermatite da contatto e la rea¬zione sulla pelle è limitata all’a¬rea che è entrata in contatto con l’olio. Riguarda i prodotti più reattogeni, come tea tree e timo, ad esempio.
- sensibilizzazione cutanea: risposta del sistema immunitario a certe so¬stanze che entrano in contatto con la pelle provocando reazioni di tipo allergico. Riguardano gli oli che si usano spesso, come quelli presenti nelle creme cosmetiche, ad esempio.
- fotosensibilizzazione: fenomeno che si può manifestare sulla pelle quando una foto-tossina presente nell’olio essenziale è in grado di assorbire i raggi solari (UVA) e causare effetti tossici. Riguarda gli olii estratti da agrumi, come il bergamotto ad esempio.
La Natura ci ha fornito di questi importantissimi strumenti terapeutici ed il loro uso mirato e cosapevole ha un’importante significato medico clinico, soprattutto se pensiamo al loro potere antibatterico,ma questo non ci deve far dimenticare che come tutti i prodotti naturali è solo la conoscenza ed il loro uso corretto che evitano di incorrere in spiacevoli se non pericolosi effetti avversi.
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