Vitamina D: quando assumerla e perché è utile
Un dono naturale del sole
di Manola Bernardi
26-10-2022
Vitamina D
Quando e perché è utile un’integrazione di Vitamina D? Sempre più spesso ci troviamo di fronte a questa domanda con una vera e propria corsa all’assunzione di questa vitamina attraverso diversi integratori. Ecco perché è importante capire meglio chi è e a che cosa serve.
Cos’è la vitamina D
Cominciamo con il dire che la vitamina D (colecalciferolo) è un pro ormone liposolubile prodotto a livello cutaneo per azione dei raggi solari, in particolare dei raggi UVB. L’esposizione solare, quindi, rappresenta la principale fonte naturale di vitamina D. Purtroppo oggi sia i bambini che gli adulti stanno molto meno all’aria aperta e per ovvie ragioni si proteggono di più. I molti studi effettuati dicono che un’esposizione di 20 minuti al giorno con braccia e viso scoperti sia sufficiente per mantenere un adeguato quantitativo di vitamina D, ma questo spesso non è possibile. Inoltre molti fattori influenzano la produzione di vitamina D a seguito dell’esposizione solare: la latitudine, il colore della pelle, l’ora del giorno a cui ci si espone, la stagione e la quantità di pelle esposta. Ecco perché sempre più spesso si ricorre all’assunzione di integratori a volte prescritti o consigliati dal medico a seguito di indagini ematiche, a volte spontaneamente.
Dove si trova
Dal punto di vista alimentare le possibilità di assumere adeguate quantità di tale vitamina sono molto ridotte, in quanto pochi alimenti la contengono ed inoltre il quantitativo è piuttosto basso. Si parla di latte vaccino e di capra, di formaggi, di fegato di maiale, di pesce grasso come il salmone e di tuorlo d’uovo.
Perché è importante assumerla
Il ruolo fondamentale della vitamina D è quello di regolare l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo favorendo la formazione e mineralizzazione ossea, ma la stessa vitamina garantisce una normale contrattilità muscolare oltre ad avere effetto immunomodulante sul sistema immunitario.
Per tutte queste ragioni l’intera comunità scientifica raccomanda l’integrazione di vitamina D a tutti i neonati fino all’anno di età, insieme naturalmente a buone norme di comportamento quali l’allattamento al seno, se possibile e passeggiate all’aria aperta con le gambette scoperte nella bella stagione.
Altra importante considerazione va fatta in caso di pelle scura, queste persone infatti captano meno i raggi solari e di conseguenza producono meno Vitamina D, ragione per cui un’integrazione di tale vitamina è particolarmente consigliata.
Se poi parliamo di adulti, l’apporto di vitamina D è sempre utile negli anziani, nelle donne in gravidanza ed allattamento e nelle persone affette da osteoporosi ed osteopenia. In tutti gli altri casi, pur essendo raccomandato, sarebbe da fare previa misurazione ematica dei livelli di 25(OH)D che è la riserva di vitamina D nell’organismo.
Bibliografia:
1“Somministrazione di vitamina D per la prevenzione dell’osteoporosi:una scelta basata sull’evidenza?” www.epicentro.iss.it/ben giugno 2018
“Neonati e integrazione di vitamina D e K” Uppa articolo pubblicato il 24/06/2013 e aggiornato il 02/03/2022
www.aifa.gov.it “Scheda cittadino vit D 31/10/2019
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